Commissione Pari Opportunità - Normativa pari opportunità
Le Pari Opportunità sono un principio giuridico inteso come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale o politico.
La discriminazione basata su religione o convinzioni personali, handicap, età o tendenze sessuali è proibita in tutta l’Unione europea poiché può pregiudicare il conseguimento degli obiettivi del trattato CE, in particolare il raggiungimento di un elevato livello di occupazione e di protezione sociale, il miglioramento del tenore e della qualità della vita, la coesione economica e sociale, la solidarietà e la libera circolazione delle persone.
Il principio, che si applica alle questioni di genere che vedono protagoniste le donne, si è esteso anche ad altre forme di discriminazione, sia sessista che di altro genere.
Pari Opportunità in Italia
In Italia, il percorso verso il concetto delle Pari Opportunità prende avvio nel 1945, quando, col diritto di voto esteso a tutti i cittadini senza alcuna distinzione di sesso, la Costituzione riconosce la parità a uomini e donne .
In realtà trascorrono molti anni prima che siano emanate delle leggi che accolgano quanto previsto dalla Costituzione; sarà infatti necessario modificare lo stato di famiglia e redigere una nuova legislazione in merito per eliminare, a livello giuridico, la concezione patriarcale della famiglia.
Sino agli anni Settanta la legislazione tende a “tutelare” la figura femminile piuttosto che a sancirne la parità nei confronti dell’uomo; gli interventi sono volti a salvaguardare i diritti delle donne la cui condizione continua ad essere per molti aspetti inferiore a quella degli uomini.
Pari Opportunità in Europa
In Europa il problema relativo alle Pari Opportunità fra uomini e donne è stato affrontato, a partire dagli anni ’60, con la redazione, decennio dopo decennio, di cinque programmi d’azione. In particolare, dagli anni ’90 ad oggi è stata intrapresa un’ampia gamma di azioni volte a sostenere il ruolo femminile all’interno della società europea.
Programma d’azione 1991-1995
L’obiettivo che l’Unione Europea si è posta è stato principalmente quello di migliorare la condizione sociale della donna, con particolare attenzione ai problemi delle molestie sessuali, della tutela della gravidanza, della maternità e della custodia dei bambini.
Programma d’azione 1996-2000
Si è posta l’attenzione sul ruolo lavorativo della donna all’interno di un’economia sempre più in mutamento, mediante il ricorso al mainstreaming di genere in un contesto internazionale.
Programma d’azione 2000-2005
La Strategia Europea per la realizzazione delle Pari Opportunità ha individuato cinque obiettivi essenziali:
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promuovere il raggiungimento della parità nella vita economica;
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promuovere il concetto di parità nella partecipazione e nella rappresentanza;
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promuovere la parità dei diritti sociali da parte di uomini e donne;
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promuovere la parità dei diritti civili da parte di uomini e donne;
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promuovere il superamento degli stereotipi.